Back up o…Black out

Vi è mai capitato di accelerare così tanto i vostri ritmi fino ad avere un totale black out mentale e fisico? Andiamo così di fretta e ci dedichiamo tanto agli altri che ci dimentichiamo spesso di prenderci cura anche di noi stessi. Così, appena ci fermiamo, ci sentiamo spaesati e confusi.
Essere consapevoli e sinceri con sé stessi.
Giusto per dire, come sempre, le cose come stanno.
Giusto perché amo la coerenza con cui mi sono sempre espressa.
Giusto perché la verità vince e premia sempre.
E soprattutto per mantenere fede a una promessa che ho fatto a me stessa e a voi quando vi ho parlato di bellezza.
Anche oggi vi racconto di come un gran periodo appannato (iniziato con una di quelle giornate no), possa essere usato in modo efficace.
Per raccontare questa storia bisogna fare un piccolissimo passetto indietro.
La Primavera è stata la mia rinascita. Ecco cosa mi è accaduto.
Torniamo al primo di Marzo, l’inizio della Primavera, la mia stagione preferita. Approccio il primo di Marzo con speranza dopo un anno in cui, come è accaduto a molti di voi, ho dovuto attendere, rimandare, rinunciare, costantemente e stancamente.
Ci arrivo, dopo che, nel mese di Febbraio, mi sono sentita davvero stanca, e così decido di rallentare drasticamente tutti i miei ritmi. Ho allentato così tanto che alla fine mi sono ritrovata completamente ferma, come un treno fermo in stazione con le porte chiuse e il motore spento.
Me ne stavo lì ferma a cercare un silenzio che avrei potuto solo immaginare, e mi chiedevo: “Le porte di questo treno si apriranno (per farmi salire) o rimarranno chiuse (e questo treno partirà lasciandomi qui)?”, “Questo treno ripartirà a breve?”
Mi dicevo anche: “Mi fa un effetto strano vederlo qui fermo e silenzioso…” e poi “Sei stata brava. Avevi un bisogno, ne hai preso atto e lo hai ascoltato”.
Me lo son detta mentre un medico cercava di aiutarmi a risolvere i problemi che il torcicollo mi stava creando da qualche tempo, in un momento in cui sentivo davvero il silenzio e mentre un altro medico mi aiutava a uscire da un labirinto in cui ero entrata senza volerlo. In realtà quel motore si era spento a Gennaio, nonostante avessi cercato di fare il possibile per mantenerlo acceso.
Probabilmente sono andata in Black out pensando di fare un Back up.
Mi è sembrato quasi di guardare la mia vita dall’alto; come se fossi la spettatrice di me stessa…e un po’ probabilmente è stato così. Poi ho compreso che scegliere di non fare, è comunque compiere un atto.
Mi sono voluta bene.
Mi sono ascoltata.
Mi sono coccolata.
Ho cercato una cura.
E non mi sono preoccupata di nient’altro confermando una teoria che mi porto dietro da parecchio tempo: se non sto bene io non posso far star bene gli altri.
Qualche volta succede che per poter fare ordine (nel vero senso della parola) ci sia bisogno di svuotarsi completamente e creare nuovi spazi per rimettere ogni cosa al proprio posto. Questa cosa vale per le nostre case, per i nostri cassetti e soprattutto per rimettere a posto tutto quello che abbiamo e siamo dentro. Qualche volta siamo talmente testarde che dobbiamo sbatterci la testa.
Ho affrontato Marzo con l’intenzione di ricominciare, senza voler azzerare niente ma con tutta la volontà di portarmi dietro tutto: sbagli, cadute, ferite (anche quelle che ancora sanguinano). Inoltre, tutto quello che mi è rimasto addosso nonostante fossi completamente ferma, tutto quel bello che mi è rimasto attaccato anche se io non stavo facendo niente per trattenerlo. Certo, tutto il resto è andato via.
Questo è quello che accade quando c’è troppo caos dentro e intorno a te.
Conclusione
Che sia il primo giorno di Marzo o un qualunque altro giorno dell’anno, quando una qualsiasi esigenza si fa sentire merita di essere ascoltata. Ora è il momento in cui mi sento pronta a condividere con voi tutta l’esperienza che mi ha dato questo inizio anno. Sin da subito si è mostrato imponente come il mare in tempesta.
Nel frattempo è iniziato Agosto e ho tante cose nuove e buone da raccontarvi.
Vi aspetto sempre qui e sempre di mercoledì.
Grazie per essere stati ancora qui con me
Vi abbraccio
Paola ♥
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Ciao cara. Mi è capitato tempo fa. Corri in continuazione e ad un certo punto ti ritrovi senza carburante. Ho imparato a vivere il qui e ora, a volermi più bene e a concentrarmi sulle mie passioni senza dimenticare di imparare qualcosa,piccola o grande che sia, ogni giorno. Cambio, mi evolvo e cresco continuamente. Perfetta? Noo. Più serena? Si. E quando ho bisogno di una pausa la prendo senza se e senza ma. Un abbraccio
Meravigliosa ♥
Stimola il tuo “imparare qualcosa, piccola o grande che sia, ogni giorno”
Hai qualche suggerimento per noi?
Ciao sì mi e capitato di avere un crollo fisico e psichico dal momento che io e la mia famiglia abbiamo preso il covid.
Un blocco improvviso senza avvisare tutto fermo tutto rimandato senza sapere quando e come ne saremmo usciti
Senza forze, tanta paura per te e per i tuoi cari…
E riflessione tanta sul dopo covid rivedere la propria vita voltare pagina è necessario…
Ti mando un forte abbraccio Maria, per te e per la tua famiglia ♥