Questo mio mondo

Di cosa è fatto il mio mondo?
Decisioni da prendere. Problemi da risolvere. Carenze da colmare. Pensieri imperfetti da aggiustare. Sogni, obiettivi e responsabilità. Situazioni simpatiche. Occasioni imbarazzanti. Ordinaria confusione.
La mia vita è fatta di tutte queste cose, e molte altre. Come penso sia per tanti di noi. Percezioni che irrompono nella mia testa e nel mio cuore dall’interno e dall’esterno e che spesso fanno a cazzotti tra di loro.
Esplorare a fondo credo sia parte integrante del mio codice genetico, una mia caratteristica, come il colore degli occhi. Inoltre, per comprendere quello che mi succede un po’ meglio, e ogni giorno, cerco spesso il confronto, quasi costantemente. Praticamente sempre.
Penso a come vivo, a come agisco. Mi guardo dentro. Osservo quello che mi circonda. E guardo fuori dalla finestra, verso l’esterno. E mi trovo, ogni tanto, a considerare gli effetti di quegli agenti che agiscono (e qualche volta pesano) su “chi sono” e “dove vivo”.
Avete presente quando si dice: “Ma in che mondo vivi???”.
Ecco, qualche volta me l’hanno chiesto. Ma ogni tanto me lo chiedo anche io.
Probabilmente lo avrete capito anche voi, “sembra che io viva in un mondo tutto mio”.
Forse non è una frase fatta, credo sia proprio così.
Guardo un po’ meglio questo mio mondo. A me piace e voglio mostrarvelo.
Il piacere di essere nel mio mondo.
Oltre a tutto quello che vi ho raccontato finora, oggi provo a descrivervi un po’ più nel dettaglio com’è questo mio mondo, oggi scombussolato, e anche chi ne fa parte.
Nel mio mondo esistono tante cose belle.
È pieno di persone che si vogliono bene (quel bene vero) e che si rispettano. Se una cosa non piace si dice e poi si cerca di evitare, perché nel mio mondo il tempo è prezioso, e non ce n’è da perdere.
Ci si scambia il numero di telefono per il piacere di risentirsi, e non perché potrebbe essere utile. Quando qualcuno si presenta per la prima volta, nella fatidica prima stretta di mano, non si guarda il colore dei pantaloni o la taglia di seno, ma si ripete il nome per ricordarlo per sempre perché, che sia per un minuto o per tutta la vita, quella persona ti è passata accanto e qualunque sia il motivo, è qualcosa di cui ti ricorderai, nel bene e/o nel male.
Nel mio mondo le mamme urlano ma solo quando con le buone non raggiungono i risultati sperati o quando i giochi e i panni sporchi sono sparsi ovunque in giro per casa.
I maschietti fanno la pipì seduti e le femminucce usano il cacciavite. I bambini sono qualcosa da proteggere e da sostenere con ogni possibile gesto, capaci di arricchire sempre. Gli adulti si ricordano di questo e imparano a non dire parolacce e a lavarsi le mani prima di mangiare.
Nel mio mondo le persone usano Facebook per ricordarsi del compleanno dei propri amici e, se possono, mandano loro gli auguri con un messaggio su WhatsApp (questo quando proprio non si riesce a telefonare).
Nel mio mondo sono tutti benvenuti e benvoluti. Siete tutti i benvenuti. È semplice entrare e farne parte, ed è anche abbastanza veloce. Non si fatica ad avere fiducia, nel mio mondo, ma è come il quattro a carte, si brucia e poi non torna più.
Non si esce dal mio mondo in modo brusco. Mi è capitato di essere stata dall’altro lato, ma io non l’ho mai fatto o almeno credo di ricordare così. Non è carino sbattere la porta ma molto silenziosamente ci si lascia, quasi a non voler far rumore per non disturbare.
Ci si arrabbia nel mio mondo, eccome, e non si fa la pace perché “non si va a dormire arrabbiati”. Si fa la pace perché si comprende di aver sbagliato e si chiede scusa.
Come riservarsi un posto nel mio mondo
Non tutti possono entrare nel mio mondo perché non è comodo a tutti, ma confortevole per molti.
Bisogna impegnarsi per guardare negli occhi una persona mentre ci parli, ci si ricorda il suo colore preferito e anche il giorno in cui ci si è incontrati. Eh sì, anche il suo dolce preferito tanto che, quando lo stai mangiando guardando un film ti fai una foto e gliela mandi per dirgli “come se lo stessimo mangiando insieme, come quando siamo stati insieme”.
Si dice “ti amo” quando lo senti e solo se è vero. E si dicono anche tutte quelle cose che non si direbbero a nessun altro.
Qui, nel mio mondo non è mai una questione di prezzo, ma di valore, e sempre molto alto anche quando si dice solo “ciao”. Qualche pazzia è concessa ma solo quando non fa male nessuno.
Nel mio mondo la paura cammina insieme al coraggio ed esiste solo verità anche quando è scomoda.
Il primo peccato che si vede è il proprio e non si punta mai il dito quando si parla, di sicuro mai verso l’altro.
Si cerca sempre di fare un gesto gentile perché la gentilezza ci piace e non costa molto. E ci piace quando chi ne viene colpito sorride.
Se qualcuno cade, ci si butta tutti a terra e si sta lì insieme. E anche il dolore si vive insieme.
Non si usano armi, in questo mio mondo, e si sta in silenzio quando non si ha qualcosa di carino da dire.
Il comune denominatore del mio mondo: le persone
Le persone che fanno parte del mio mondo ogni giorno hanno tre età: sono bambini quando esplodono di entusiasmo, sono adulti quando devono essere razionali, sono anziani quando serve saggezza. Ma è l’essere bambino che prevale.
Quelle che fanno parte del mio mondo sono persone che piangono. Piangono quando sono tristi, arrabbiati e delusi. Piangono anche quando sono felici.
Amano farsi le coccole e soprattutto amano farle agli altri.
Conclusione
Tutti quelli che fanno parte di questo mio mondo lo sanno che, molto probabilmente, quell’altro mondo non cambierà, ma non gliene frega niente. Continueremo imperterriti ad andare avanti, a volte faticosamente, a mostrare le meraviglie del nostro.
Illuminare è meglio che oscurare. E non serve oscurare l’altro mondo, quello comune, perché lo fa da solo grazie all’egoismo, al menefreghismo, all’arroganza, all’impertinenza e al narcisismo.
Una nota positiva in più: si vive leggeri nel mio mondo ma non siamo superficiali, neanche un po’ e non dimentichiamo mai niente, qualche volta facciamo finta di dimenticarci perché cadiamo in qualche bugia bianca, che di innocente non ha niente, ma rimane bianca.
Non è favola della buonanotte. È il mio mondo.
E chiedo un favore personale a tutte le persone che mi conoscono personalmente.
Se non è così smentitemi pure, oppure continuate a stare con me, in questo mio mondo che è meraviglioso.
Grazie per essere stati qui con me, in questo mio mondo.
Vi abbraccio
Paola ♥
Alla prossima settimana ♥
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