La soluzione del giorno…
e sono solo stelle

Come si fa a non pensare al problema? Come si fa quando si vogliono solo stelle?
Credo sia solo forza di volontà. E poi, la certezza che può essere davvero così.
In realtà non credo si possa non vedere i problemi e le situazioni da risolvere, ma credo vivamente che focalizzarsi sulla soluzione sia l’elemento chiave che permette di riuscire ad avere solo tante stelle.
Ecco come si fa a vivere giorni pieni di soluzioni e avere solo stelle.
Ogni mattina mi sveglio e voglio che sia una buona giornata. Facile? Assolutamente no. Ma anche stavolta ve lo dico: può essere semplice. Così questo viaggio (dalla durata sconosciuta), sarà un bellissimo percorso.
Ho imparato che se c’è un problema, è perché esiste la soluzione.
Ho imparato che chiunque sia passato al nostro fianco (fosse anche per brevissimo tempo), ne aveva motivo. Figuriamoci quelle persone che stanno con noi a lungo!
Ho imparato che c’è sempre un risvolto positivo, anche se bisogna cercarlo nel più grande fallimento.
Ho imparato che un abbraccio può dire molte cose. E che anche il silenzio può farlo.
Ho imparato che “il nostro tempo” e “la nostra presenza” possono essere il regalo più bello da donare e da ricevere.
Ho imparato che ognuno di noi può fare tantissimo per chiunque, a patto che “quel chiunque” voglia il nostro “tantissimo”.
Non ho imparato queste cose perché mi sono state conferite sofferenze celestiali (anche se confesso che qualcuna, anche se non celestiale, me la sarei evitata volentieri), ma solo perché la vita è una, una sola, e non avrò un’altra occasione.
Per imparare questo bisogna solo conoscere il valore della vita stessa. E poi c’è quel valore, unico e inestimabile che è in ognuno di noi, anche se poi non tutti riescono a riconoscerlo.
Inseguire la bellezza per essere felici
La bellezza e la pienezza di “stare da queste parti” (in questo mondo, anche se voi lo sapete che vivo in un mondo tutto mio) la si trova nelle piccole cose. Nel dire ciò che proviamo. Nel fare ciò che ci piace. Nel trovare il fascino di ogni cosa (anche se quella cosa non ci piace poi tanto).
Portare la felicità nel nostro tempo e usare la passione come unico ingrediente. Essere gentili (anche con chiunque) ed essere contenti per esserlo stati. Ridere. Ridere tanto. Ridere spesso. Scovare il bello quando lasciamo andare quello che ci mette a disagio, quello che violenta il nostro entusiasmo e quello che a noi non serve. O quando preferiamo imparare a vivere il disagio. E lasciare andare chi non è per noi.
Sai davvero di cosa hai bisogno?
“Le cose superiori ci mettono sempre a disagio: la bellezza o la bontà, il genio o Dio.”
NicolásGómezDávila
Noi uomini e donne, abbiamo un canale aperto col “non sentirci” mai pienamente soddisfatti. Continuamente alla ricerca di completezza.
E se, da una parte, ambire a quella soddisfazione è un bisogno naturale, comprenderlo e, soprattutto, rendersi conto di come realmente fare per conoscere il nostro reale bisogno e come poterlo assolvere, è tutta un’altra storia.
Vi auguro (e lo auguro anche a me) di salire ogni giorno un gradino in più, questo è quello che ci sprona a fare di più e a farlo meglio, e godere della piacevolezza di quel singolo gradino.
La vita è fatta per tutti allo stesso modo… costituita di alti e bassi.
Godersi gli alti e lasciare andare i bassi è un’abilità che si coltiva, così le stelle ci sono anche di giorno. E ogni giorno potrà anche avere il suo problema ma solo per spronarci a trovare la soluzione.
Ci sono dei passaggi, all’interno del nostro viaggio che ricorderemo per sempre, altri piano piano sbiadiranno, altri a cui ripenseremo con la voglia di essere ancora lì. In ogni caso, fanno tutti parte del viaggio, che sia fatto di tragitti o di percorsi.
C è un po’ di differenza tra tragitto e percorso.Il tragitto, ci dice il dizionario, è “strada, cammino o spazio che si percorre passando da un luogo ad un altro”. Un po’ ciò che accade quando ci divertiamo a fare i turisti.
Il percorso, sempre a detta del dizionario, è lo spostamento lungo un itinerario, come quando invece, scegliamo di camminare da pellegrini.
Ma, che sia un tragitto o un percorso, ci troviamo tutti in un bellissimo viaggio. Ovviamente, il turista porta a casa delle cose, il pellegrino altre.
E’ essenziale capire che il viaggio è solo nostro e nessun altro potrà scegliere per noi dove andare e come andarci. E se davvero ci sono le stelle.
Anche quando si dice “non posso fare diversamente” non è vero. Vale anche quando ti dicono “le stelle le vedi perché hai preso un colpo in testa”. La verità è che siamo sempre noi a scegliere. Scegliere di non fare diversamente, scegliere di ridere o di piangere, scegliere di essere felici oppure lasciare che la “tossicità” del “negativismo” sociale e di ciò che accade ci avvolga e ci travolga.
Conclusione
Come scegliamo di percorrere il nostro viaggio sta a noi, solo a noi.
In ogni caso, e qualunque cosa scegliate, vi auguro Buon Viaggio.
E se vedete una stella, fateci caso.
La luce che emana è speciale.
Vi abbraccio, Paola ♥
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