Il bello delle sfide
Una sfida continua
Le sfide mi piacciono, parecchio, e qualche volta sembra proprio che me le vado a cercare, ma le cose hanno una chiave di lettura specifica e ognuno di noi ha la propria percezione di sfida e di reazione ad essa.
Specifico che mi piace la sfida intesa come competizione e non come provocazione. Sono per le sfide che richiedono coraggio e flessibilità, quelle che ti portano ad andare oltre. Per quelle che, non vengono considerate come enormi problemi invalicabili, ma come situazioni, magari un po’ ostili, che solo dopo averle attraversate mostrano un bellissimo panorama da ammirare.
Serve un pizzico di sfrontatezza per andare oltre noi stessi. Comprendere che, come ogni cosa, le sfide hanno un peso per chiunque. Comprendere che la vita è una sfida continua. Comprenderlo e accettarlo fa sembrare le sfide una cosa semplice. E bella.
Sembra che alcune persone non abbiano alcun problema a superare qualunque sfida gli si presenti davanti. Sembra che per loro sia tutto facile. Sembra che siano inermi al dolore. In realtà queste persone hanno solo capito uno dei più importanti segreti:
“scegliere di agire e affrontare le avversità
è molto meglio
che lasciarsi trasportare dagli eventi”.
Come si affronta una sfida?
Il modo di pensare è diverso, ci si occupa di soluzioni e non ci si preoccupa di problemi e il proprio modo di agire cambia radicalmente rispetto a determinate questioni (che poi sono praticamente tutte, perché diventa il tuo modo di essere)
Capita che arrivano sfide, in alcuni momenti della nostra vita, in cui non ci sentiamo pronti…
- per poterle affrontare
- per poterle gestire
- per riuscire a superarle
Questo crea incertezza e anche se sembra paradossale, è il momento migliore per scontrarsi con le nostre paure più grandi e cercare la nostra parte migliore per superare anche i momenti più critici. Spesso capita che le sfide più dure, quelle che ci mettono in ginocchio, ci regalano momenti di impotenza ben amalgamati a piccoli e fugaci istanti di impeto in cui una vocina sottile, leggera e perforante allo stesso tempo ci porta nell’unica direzione possibile. Così scopriamo cosa significa rialzarsi. E ci si alza, credetemi!
Serve un elemento essenziale perché possa avvenire. Scegliere.
Se ci riesce lei/ui, posso farlo anche io
Guardate la sfida come qualcosa che vi farà crescere e imparare, e non come qualcosa di limitante, per esempio come “con me non funziona”, o “la tua è un’altra storia”. Fatevi stimolare da chi le sfide le affronta e da chi è in grado di rendere agli altri ciò che gli è stato dato e insegnato. E regalato.
Ascoltate quello che hanno da dire
prendete quello che vi occorre
e fatelo vostro migliorandolo!
Tornate alle vostre sfide più complicate, quelle che quando c’eravate dentro non sapevate come uscirne e che poi, a guardarle da qui, sono tutte un’altra storia. Ascoltate le parole che avete detto. Osservate ciò che avete già fatto. Il tragitto sembrerà meno complicato di come era apparso. In qualche modo ne siete usciti. Non sempre serve arrivare primi. E’ essenziale arrivare, secondo il proprio passo, e se anche non ne sarete usciti vincitori, avrete comunque portato a casa una lezione nuova (che vale una lezione doppia). Non lasciate vincere la paura di sbagliare, di cadere, o del giudizio (quello degli altri, ma soprattutto il vostro). I limiti che incontriamo sono dentro di noi.
Pensate a quando non avevate via d’uscita, a quando vi sentivate imprigionati… com’è che ne siete usciti? Non è che per caso, avete scelto qualcosa “tra quello che è accaduto?”
Per un momento, fissate lo sguardo su quelle scelte che avete fatto, grazie alle quali, la sfida è stata affrontata e superata.
La sfida: ci capita o si sceglie?
Che poi, diciamoci la verità. Spesso non si va avanti per la sensazione di perdere la nostra normalità (spaventa, vero?); magari non ci stiamo neanche benissimo dentro la nostra consuetudine ordinata, ma abbiamo l’impressione che potremmo stare peggio, o forse si pensa alla troppa fatica che faremmo, così invece di cercare il meglio ci accontentiamo del meno peggio. Ci spaventano le cose nuove perché siamo abituati al vecchio e non ci chiediamo neanche più se è quello che vogliamo oppure no. E poi, scusate la banalità della domanda ma… qual è la normalità? Che cos’è? Da quanto tempo si rincorre e si spera di ritrovare un equilibrio che non esiste più. Persi nelle vie di vite impostate, non vediamo quelle nuove che ci aspettano. E così perdiamo la bellezza degli istanti che ogni giorno è in grado di regalarci. Finisce che passiamo il tempo a ricordare, piuttosto che vivere.
Impariamo lo spirito di adattamento e il significato di flessibilità.
Ogni giorno c’è una nuova normalità e lo sanno bene le mamme che dal momento in cui nasce un bambino ogni giorno la normalità cambia in funzione di quei piccoli progressi che si notano bene a distanza di anni. Gli orari cambiano in continuazione, giornate vissute in completa simbiosi che poi lasciano spazio alla prima separazione, i primi giorni sono legati al sonno e ai pasti di un bambino, che poi si trasformano in giornate in cui ti dirà che fa schifo quello che hai preparato da mangiare e il suo sguardo si trasformerà da “perso dentro di te” a “tanto non mi fai niente” contornato da quel sorrisetto da oppositore cronico tipico di un figlio.
Per una mamma cos’è una sfida?
Imparare a dormire a singhiozzi.
Saper riconoscere cosa indica il pianto del proprio bambino.
Riprendere il lavoro dopo la maternità, o scegliere di lasciarlo.
Organizzare sempre in modo nuovo le proprie giornate.
Riuscire a prendersi un caffè con un’amica senza sentirsi in colpa.
Cercare di non far scomparire la donna che è dietro ai ruoli che ricopre.
Conclusione
Tuttavia abbiamo tutti un grande potere: la libertà. La libertà di accettare le nuove sfide (che tanto arrivano comunque nonostante il nostro rifiuto) oppure evitarle e aspettare…
che… tutto proceda
che… non ci sia troppo caos
che… tutto rimanga normale
In ogni caso quella sfida passerà, e potrete stare sereni… fino a quella successiva!
Alla fine, le sfide, si possono anche vincere. Sapevatelo 😉
Oggi voglio lanciarla io una sfida… e non solo per le Mamme. Per accettarla vi basterà scrivere “SI” e il vostro nome di battesimo al numero 3248917954 di WhatApp. Potete partecipare tutti, nessuno è escluso. Più saremo, più ci divertiremo. Sarà un nuovo modo per vivere l’Avvento 😉
Io vi aspetto (su WhatsApp) e vi abbraccio.
Ci ritroviamo qui la prossima settimana.
Paola ♥
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Stupenda esperienza emozionale
L’esperienza è condivisa, e diventa più bella anche per me. Grazie di ♥